PARQUET ROVERE IN FABBRICA:
QUALITA' GIUSTO PREZZO

Scopri il Parquet in Rovere Prefinito e Spazzolato Armony Floor:
prezzi di fabbrica, alta qualità, ampia scelta, campione gratuito


IL PARQUET IN ROVERE DI ARMONY FLOOR

ARMONY FLOOR commercializza pavimenti e parquet in rovere di grande qualità e pregio a prezzi di fabbrica in quanto il materiale viene venduto direttamente. Per avere ciò la nostra azienda segue con rigorosi controlli tutto il processo produttivo: il taglio delle piante (solo in foreste autorizzate e controllate dalle leggi europee), la giusta essiccazione nei tempi stabiliti, l’assemblaggio, l’uso esclusivo di colle e vernici di marca europea, ecocompatibili, prive di sostanze tossiche. In questo modo il pavimento di rovere ARMONY FLOOR è garantito 25 anni, è salutare e possiede notevoli qualità estetiche dando fascino e calore alla tua abitazione.

ARMONY FLOOR, per offrire un parquet in rovere di alta qualità e garantito, seleziona le aziende migliori, inoltre controlla il processo produttivo a partire dalla materia prima.
Il parquet si presenta raffinato, perché le finiture fanno risaltare le pregiate qualità estetiche. E’ molto stabile, poiché ha un supporto multistrato che lo rende adatto alla posa incollata, con riscaldamento a pavimento o flottante. Il parquet è molto resistente alle abrasioni, grazie alla finitura in 8 strati e all’essiccazione UV, offre un’immagine molto naturale e una massima precisione negli incastri dovuta alla modernità dei macchinari.
Il parquet è tecnologico, ogni fase della produzione è controllata secondo le norme più all’avanguardia: dei macchinari verificano anche l’interno del legno per eliminare i pezzi difettosi che comprometterebbero la stabilità del parquet. La raccolta della materia prima viene effettuata solo in foreste controllate con certificazione FSC che sono norme molto severe atte a proteggere l’ambiente dalla deforestazione e quindi a garantire la vita e la salute della fauna selvatica e delle popolazioni locali.


I pavimenti in rovere contemporanei

In anni recenti il parquet di rovere ha assunto un numero infinito di variazioni estetiche ed una complessità tale che risulta arduo formulare delle vere e proprie classificazioni. In linea generale si possono fare due grandi distinzioni: da una parte i parquet "masselli", costituiti da listelli monolitici ottenuti attraverso semplice piallatura di legname segato a dimensione ed essiccato, secondo un processo sostanzialmente analogo a quello utilizzato nei secoli precedenti; dall'altra i parquet di concezione più recente, costituiti da più strati di legno incollati tra loro, in cui lo spessore degli strati e l'orientamento delle fibre sono studiati in modo da rendere le liste meno sensibili alle variazioni di umidità.
Nell' ambito dei prodotti "masselli", possiamo ulteriormente distinguere numerose tipologie in funzione dello spessore, della configurazione dei fianchi, del metodo di posa. Tra questi, i listoni e le plance, eredi degli antichi tavolati, costituiti da elementi di legno piallati e dotati di incastro a maschio e femmina sui fianchi, aventi spessore tra 18 e 23 rnm e lunghezza da 50 a 250 centimetri. Le specie utilizzate sono soprattutto rovere, castagno, abete, pino e larice.
La posa avviene tipicamente attraverso chiodatura su una sottostante orditura di magatelli disposti trasversalmente rispetto ai listoni. Una variante dei listoni è costituita dai cosiddetti "listoncini", caratterizzati da dimensioni più ridotte e dal fatto che la posa avviene generalmente attraverso incollaggio. Lo spessore dei listoncini varia tra 13 e 20mm, la lunghezza tra i 30 e 120 centimetri.

Una forma di parquet massello largamente diffusa in Italia è rappresentata dal "lamparquet", tavolette piallate aventi spessore tra i 10 e 14 mm e lunghezze comprese tra i 25 e i 35 centimetri e che, contrariamente alle precedenti tipologie, presentano fianchi piani privi di incastri.
Infine, va ricordato il parquet denominato nel gergo comune (anche se impropriamente) "mosaico", il quale è costituito da piccoli elementi con spessore di pochi millimetri, larghezza di 2 centimetri e lunghezze tipicamente di 12 centimetri, preassemblate in quadrotti su una particolare carta gommata, che viene asportata dopo che il parquet è stato incollato al suolo. Questa tipologia, per la sua economicità, ha costituito nel dopoguerra la prima forma di parquet di larga diffusione.
I parquet masselli, indipendentemente dalla loro tipologia, vengono generalmente posati allo stato grezzo e successivamente, dopo un adeguato periodo di assestamento, carteggiati e trattati in opera con vernici o altri prodotti.

I primi parquet costituti da più strati di legno sono apparsi nell'Europa del nord verso la metà del secolo scorso ed erano concepiti per essere posati flottanti, ossia semplicemente appoggiati al suolo, dopo aver incollato tra loro solo i fianchi delle liste, dotati di appositi incastri.
In fase di posa, lungo il perimetro dei locali, doveva essere lasciato un adeguato spazio libero per consentire la dilatazione del pavimento. Questi parquet sono ancora oggi largamente impiegati, soprattutto nei Paesi dell'Europa centro-settentrionale. Negli ultimi anni si è assistito peraltro a un'evoluzione nella forma degli incastri, con l'utilizzo di sagome più complesse rispetto alla tradizionale profilatura a maschio e femmina (o rainure et languette) che permettono di collegare e mantenere serrate tra loro le liste lungo i fianchi senza utilizzo di colla.

In Italia, il professor Guglielmo Giordano, docente all'Università di Firenze e autore di una serie di testi sulla tecnologia del legno, che ancora oggi costituiscono la base della formazione universitaria in questo campo, depositò nel 1984 il brevetto per un tipo di parquet fortemente innovativo. Caratteristica saliente di questo nuovo parquet in rovere, concepito per essere incollato al sottofondo, era la presenza di un supporto tecnologico realizzato secondo una studiata sequenza di strati di betulla in grado di ridurre drasticamente, rispetto ai prodotti masselli, la naturale tendenza del legno ai movimenti di adattamento. Questo nuovo concetto ha permesso di coniugare elementi fino ad allora contrapposti: l'esigenza estetica di poter disporre di listoni di grandi dimensioni in larghezza e lunghezza, con quella tecnica di aver garantita l'indeformabilità del pavimento.
Contrariamente ai parquet masselli, il trattamento di finitura dei pavimenti in legno di nuova generazione non avviene in opera, ma viene preventivamente realizzato su apposite linee nel corso del processo di produzione. Questo permette di ottenere risultati sensibilmente migliori in termini di resistenza e durata, nonchè di utilizzare vernici ecologiche, prive di solventi, che induriscono sotto l'azione di raggi ultravioletti UV).
Grazie a tali contenuti, questa tipologia si è rapidamente imposta in Europa e nel resto del mondo nelle realizzazioni di maggior pregio, come testimonia ad esempio la presenza all'interno del Louvre a Parigi e di Ca' Rezzonico a Venezia. Anche in campo residenziale, grazie a questa tecnologia, i pavimenti in legno hanno potuto allargare enormemente i propri spazi di applicazione, conquistando locali come il bagno o la cucina (un tempo preclusi) e dimostrando prestazioni eccellenti anche su sottofondi riscaldati, come testimoniano, tra le tante esperienze, le belle architetture contemporanee di Villa Kolovec e Villa Lake Bled in Slovenia.

Per quanto riguarda le specie legnose, se nei Paesi del Centro Europa si utilizzano ancora oggi prevalentemente materiali reperibili localmente come il rovere, il faggio, l'acero, il frassino o il ciliegio, in Italia la carenza di significative risorse forestali locali ha portato ad avere un panorama di specie utilizzate molto più variegato, in cui hanno un posto di rilievo anche legni provenienti dall'Africa (doussiè, iroko, wengè), dall'Asia (teak) e dal Sud America (jatobà, cabreuva, morado, sirari).

Parquet Rovere di alta qualità al giusto prezzo
Visita il sito ufficiale:

www.PavimentieParquet.com